Cera d'percolo

Pura cera d’opercolo

Come ogni anno a fine stagione, è arrivato il momento di raccogliere la cera d’api dal banco di disorpecolazione.  In questo articolo vi raccontiamo come abbiamo ottenuto il nostro panetto di pura cera d’opercolo e i suoi tanti usi.

Cera d'percolo

Che cos'è la cera d'opercolo

Nei favi delle api, l’opercolo è il rivestimento ceroso con cui le operaie sigillano le celle in cui la regina ha deposto un uovo, e che sono state precedentemente riempite di cibo per le future larve.

Dal banco di disopercolatura presso il nostro laboratorio (la disopercolatura è la prima fase di lavorazione e consiste, appunto, nell’eliminazione dello strato di cera che chiude le celle) abbiamo raccolto gli opercoli di tutto l’anno. 

Abbiamo poi effettuato un controllo volto a separare i pezzi di legno dal resto della cera. Abbiamo raccolto così la cera grezza. 

La fusione

Questa fase del lavoro viene svolta, nel nostro caso, presso la nostra sede di Civate. Abbiamo infatti portato qui la nostra cera grezza, in una piacevole domenica d’autunno inoltrato. Potete vedere dalle nostre foto i  caratteristici colori autunnali e intuirne l’atmosfera magica. 

Il lavoro di fusione è molto lungo e farlo in laboratorio sarebbe scomodo e noioso. 

Dopo aver riempito di poca acqua un pentolone, vi abbiamo adagiato i pezzi grezzi di cera. Abbiamo acceso il nostro fornellino e pian piano la cera ha iniziato a sciogliersi. Una volta liquida, utilizzando un colino, abbiamo separato le impurità e le esuvie.

I mille usi della cera

Dopo la fusione, sono necessari un paio di giorni perché il nostro panetto di cera diventi freddo e possa essere spezzettato.

Gli utilizzi della cera d’api sono davvero tantissimi e variegati. L’uso più semplice (che si può fare a casa come divertimento) è quello di creare candele.

 

La preziosa cera viene utilizzata in commercio per la creazione di cosmetici e prodotti farmaceutici, la fabbricazione di lucidi per materiali (mobili in legno, scarpe) o per fare saponette.

 

La cera d’api può essere usata come rivestimento dei formaggi, per proteggerli durante la stagionatura, per evitare che il formaggio raccolga sapori sgradevoli dalla plastica.

Curiosità sull'uso della cera

Le candele di cera d’api sono le preferite di molte chiese ortodosse orientali perché bruciano in modo pulito, con gocciolamento pressoché assente lungo le superfici verticali e un fumo poco visibile. La cera d’api è anche materiale prescritto per la creazione delle candele pasquali ed è raccomandato per altre candele usate nella liturgia della Chiesa Romana Cattolica.

La cera è un materiale estremamente duttile, con il quale si possono fare anche sculture. Famosi sono i busti di Medardo Rosso, principale esponente dell’impressionismo in scultura.

Le caratteristiche di combustione delle candele di cera d’api differiscono da quelle della paraffina. Una candela di cera d’api ha un colore più “caldo”, più giallo di quello della paraffina, e il colore della fiamma può variare a seconda della stagione in cui la cera è stata raccolta.



Cristina Cireddu

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