La strada per raggiungere Apicoltura 2 Laghi

Corso avanzato – Favo trappola

Sabato 9 aprile 2022 abbiamo ospitato presso la nostra sede di Civate il corso Avanzato organizzato da Apacl (Associazione dei Produttori Apistici delle Province di Como e Lecco) per parlare della tecnica del Favo Trappola. Dopo tutti questi mesi di riunioni a distanza per via della pandemia Covid-19, è stato ancora più piacevole passare del tempo “dal vero” con i colleghi apicoltori.

L'apiario Apicoltura 2 Laghi ad aprile

A cosa serve il favo trappola

Il favo trappola è una tecnica utile per l’apicoltore al fine di limitare la proliferazione della varroatosi che, come abbiamo visto nel nostro articolo Acido ossalico sublimato contro la varroa, è una malattia parassitaria che colpisce le api mellifere adulte ed è causata dall’acaro Varroa destructor; questo terribile nemico causa spesso la morte delle famiglie di api. La tecnica del favo trappola è un metodo di lotta biomeccanica e consiste nell’inserire un telaino all’interno dell’alveare tra l’ultimo di covata e le scorte. Lo scopo di questa pratica è ridurre il numero di acari presenti nelle nostre famiglie di api, tenendo basso il livello di infestazione.

Come si è svolta la giornata

Nonostante l’inaspettato vento forte che sabato 9 aprile 2022 ci ha sorpresi, dopo le calde giornate primaverili precedenti, sono stati tanti i colleghi che hanno deciso di presenziare all’evento. Ci siamo trovati in via del Rii a Civate e poi, godendo del paesaggio illuminato dal sole sopra il lago di Annone, ci siamo trasferiti nella sede della nostra Azienda Agricola 2 Laghi. Abbiamo quindi affrontato gli argomenti che ci premeva condividere, prima di prenderci dieci minuti per scambiarci gli auguri di Buona Pasqua. Oltre all’apicoltore Mario Crippa che ci ha parlato della tecnica del favo trappola, sono intervenuti anche Pietro Sala e il nostro Filippo.

Mario Crippa - tecnica del Favo trappola

Mario Crippa, apicoltore hobbista di Paderno d’Adda (Lecco) utilizza la tecnica del favo trappola da dieci anni. Ci ha spiegato come lavora: Mario mette un telaino da melario (che è più corto di quello da nido) tra l’ultimo di covata e le scorte, e lascia che le api costruiscano un favo di cera che viene generalmente riempito con covata maschile. Siccome la covata maschile ha un tempo di crescita più lungo, la varroa la preferisce perché riesce a riprodursi più volte all’interno della celletta in cui si annida (prima che la celletta stessa venga opercolata). Una volta chiusa, la varroa all’interno della cella si riproduce tranquillamente perché nessuno la va a disturbare. Ciclicamente Mario toglie questo pezzo di favo, dove ha la certezza che, se c’è della covata maschile, ci sarà anche la varroa. Eliminando il favo, Mario fa in modo di ridurre la presenza di questo acaro all’interno dell’alveare. Questa tecnica non sostituisce gli imprescindibili  trattamenti contro la varroa che vanno fatti durante l’anno, ma ci permette di cominciare la lotta al temibile acaro già in primavera.

Pietro Sala - uso del coprifavo

Pietro Sala, titolare dell’azienda Sala Apicoltura, ci ha illustrato le varie tipologie di nutritori per le api attualmente in commercio. In particolare ci ha spiegato il suo metodo di lavoro con coprifavo a tre buchi. La pratica consiste nell’applicare al coprifavo due fori aggiuntivi, di misura standard, chiudibili con un comune tappo in plastica morbida. Questo permette anche alle famiglie più deboli di nutrirsi. Se volete saperne di più, leggete l’articolo pubblicato da Apacl: Uso del coprifavo.

Filippo Castagna - preparato contro il nosema

Il nostro apicoltore Filippo ha voluto condividere con i colleghi come ha contenuto il problema della presenza di nosema nelle api. Di questo argomento parleremo in un articolo dedicato. 

A presto...

Purtroppo a causa del vento forte che si è alzato verso le 9 del mattino, non siamo riusciti a mostrare l’apiario ai nostri colleghi. Le foto che trovate in fondo a questo articolo mostrano i momenti salienti del corso e (oltre al nostro amico felino) vi fanno ammirare le api intente a importare il nettare di ciliegio al mattino presto, quando l’aria era calda e calma. 

È stato per noi un grande piacere ospitare il corso avanzato che si è svolto sabato 9 aprile, e speriamo di rivedere presto i nostri colleghi qui, per scambiarci idee e consigli.

 

Cristina Cireddu

Alcune foto scattate durante il corso avanzato Favo Trappola organizzato da Apacl, presso Azienda Agricola 2 Laghi

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